Il Parco di Pinocchio a Collodi è stato realizzato a più riprese tra gli anni ‘50 e ‘60, con il contributo di vari artisti e architetti, tra i quali lo scultore e disegnatore Emilio Greco, gli Architetti Renato Baldi e Lionello De Luigi, lo scultore Venturino Venturi. È stato completato negli anni ‘70 con le opere vegetali del paesaggista Pietro Porcinai.

Il Parco di Pinocchio è attualmente un unicum a livello mondiale, un connubio tra arte, letteratura, architettura, natura e gioco che non si trova in nessun altro parco; un luogo magico dove il filo conduttore tracciato da Carlo Lorenzini s’intreccia con le opere di alcuni tra i più grandi artisti del secondo dopoguerra italiano.

La Fondazione Nazionale Carlo Collodi, nata nel 1962, è il soggetto attuatore del progetto di recupero del parco nell’ambito del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, attingendo agli investimenti volti a favorire la rigenerazione di piccoli siti culturali e in particolare per valorizzare l’identità dei luoghi in parchi e giardini storici.

L’intervento di progettazione e direzione dei lavori per la ristrutturazione del parco è stato affidato a Hydea ed ha come obiettivo il recupero iconografico, rispondendo all’esigenza di contrastare la concorrenza dei grandi parchi ludici. Insieme alle opere di restauro delle architetture e delle opere d’arte e al rinnovo del patrimonio vegetale, il progetto intende aggiornare il Parco, affiancare cioè all’esperienza della visita una serie di chiavi di lettura contemporanee e livelli di narrazione ulteriori rispetto a quelli già esistenti.

Oltre al restauro e recupero delle componenti vegetali, paesaggistiche e artistiche il parco verrà infatti aggiornato anche tecnologicamente proponendo una moderna impiantistica e indirizzando la gestione verso un’elevata ecosostenibilità.