In questi ultimi anni, in Europa e non solo, il termine cultura è apparso con sempre maggiore frequenza nei dibattiti che riguardano lo sviluppo economico, sociale e umano di un territorio, di una regione o di un intero paese. Si pensi, ad esempio, ai capitali che oggi le cosiddette industrie culturali sono in grado di mobilitare, anche in funzione dell’uso globale e sempre più capillare delle nuove tecnologie.

La riconosciuta esperienza di HYDEA nel settore del patrimonio culturale ha consentito alla società di ampliare l’area di intervento, fino a comprendere il turismo culturale e la cultura in senso generale.

Significativi in questo senso sono gli incarichi relativi alla definizione di una strategia di sviluppo turistico del sito UNESCO di Hampi in India per conto del governo dello stato di Karnataka, e l’acquisizione – con altri partner internazionali – della gestione del programma ENPI East Culture Partnership in Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina finanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di promuovere la cultura come veicolo di dialogo e democratizzazione. Sempre con riferimento alla cultura nel senso più ampio del termine, HYDEA in associazione con il centro ASK dell’università Bocconi di Milano, si è aggiudicata la gara internazionale per lo studio strategico delle industrie culturali in Tunisia.