Dei giochi d’acqua i fiorentini non avevano più memoria …

Autore di uno storico intervento urbanistico su tutto il fronte della collina che da sud guarda Firenze, l’architetto Giuseppe Poggi ideò il sistema delle Rampe con l’intento di creare un collegamento diretto tra il lungarno e il piazzale Michelangelo. L’accesso al piazzale attraverso scalinate ed un tortuoso percorso viario (le “Rampe”, appunto) venne impreziosito da una fantasiosa successione di giochi d’acqua realizzati in corrispondenza delle scoscese scarpate collinari.

Realizzato dal Poggi tra il 1872 e il 1876, all’indomani del trasferimento della capitale da Firenze a Roma, il percorso che consente l’accesso al Piazzale è scandito da una serie cascate, grotte rivestite di concrezioni spugnose e vasche con zampilli, ispirate alle realizzazioni manieriste dei giardini di Boboli, che oggi tornano a nuova vita.

Il recupero delle Rampe del Poggi è stato possibile grazie all’attività tecnica e amministrativa del Comune di Firenze e all’intervento finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Si è così posto fine ad un prolungato degrado, determinato dal progressivo esaurimento della risorsa idrica e dal sopravvento della vegetazione spontanea, che aveva finito per obliterare completamente le raffigurazioni in stile manierista.

HYDEA, su incarico della Fondazione, ha supportato il piano di recupero nella gestione dell’appalto, nel coordinamento alla sicurezza, nella progettazione per la messa in sicurezza da un movimento franoso riscontrato alla sommità del sistema, e infine nell’assistenza alla Direzione Lavori per l’approvvigionamento e la distribuzione della ‘nuova’ risorsa idrica, reperita attraverso la perforazione di due pozzi artesiani che attingono ad una falda profonda.

La risalita naturale dell’acqua verso la superficie permette di contenere il consumo energetico fornendo una risorsa di ottime caratteristiche per le fontane: l’acqua emunta è limpida e povera in ferro e altri minerali, a tutto beneficio delle concrezioni nelle grotte, e delle vasche appena restaurate.

L’inaugurazione sarà sabato 18 maggio.